È qui che vengono memorizzate le informazioni principali relative alla risoluzione dei nomi, come il dominio locale e l'IP del nameserver che vengono di solito indicati in fase di installazione o settaggio iniziale della rete. In sostanza è in questo file che dovete dire qual'è il numero di telefono del servizio ``12'' a cui vi rivolgete (di solito ogni provider ha il suo).
Il file in realtà controlla il comportamento delle funzioni del cosiddetto resolver, quella parte delle librerie di sistema che esegue la risoluzione dei nomi, e che vengono usate da tutti i programmi.
Di norma contiene il nome del dominio e la lista degli IP dei nameserver; il formato, documentato in man resolv.conf è molto semplice, una serie di righe nella forma keyword valore; le righe vuote e quelle che iniziano per # vengono ignorate.
Un possibile esempio è il seguente:
nameserver 127.0.0.1 search firenze.linux.it nameserver 195.110.99.218
La keyword nameserver serve ad indicare la specificazione del numero IP di un nameserver, la risoluzione di un nome verrà eseguita nell'ordine in cui esse sono state specificate; normalmente si possono specificare fino ad un massimo di 3 diversi nameserver.
La keyword search specifica quale è il nome del dominio locale, in questo modo si può specificare solo l'hostname del computer, e la ricerca assumerà che esso si trovi nella lista dei domini qui elencati.
Di solito i tool di connessione che si usano per collegarsi ad internet da casa ottengono dal provider questo numero durante la fase di negoziazione del collegamento, e riscrivono al volo questo file. Vi può capitare di volerci aggiungere qualche altro DNS (ce ne sono di pubblici) qualora quello del vostro provider avesse problemi.